Vendere casa è spesso un’impresa, soprattutto se l’immobile che si offre ha caratteristiche considerate poco appetibili dal mercato immobiliare. Incrociando i dati della domanda e dell’offerta, e tenendo presente quanto tempo un annuncio rimane pubblicato sul sito web di un’agenzia, è possibile scoprire quali sono le caratteristiche delle case più ricercate, ma anche di quelle meno gettonate.

È ciò che ha fatto Immobiliare.it Insights, proptech company del gruppo di Immobiliare.it, andando a investigare il cosiddetto “time on market” delle varie tipologie immobiliari nelle grandi città, vale a dire l’età media dell’invenduto.

Case difficili da vendere

Parlando in generale, sono queste le caratteristiche della casa che fatica a uscire dal mercato immobiliare:

  • Trilocale;
  • Ubicato ai piani più bassi (piano terra o primo piano);
  • Classe energetica G, la meno performante.

Secondo quanto emerge dall’analisi dei dati, sono queste le caratteristiche condivise, fra le altre, anche da tre grandi centri del Meridione, ovvero Bari, Napoli e Catania, e da tre altri grandi centri del Nord, cioè Milano, Roma e Genova. I dati di Immobiliare.it Insights sono aggiornati al primo semestre del 2024.

Le eccezioni

Ogni regola ha le sue eccezioni e le tendenze del mercato immobiliare non sono da meno. Firenze e Venezia confermano la regola riguardo i piani bassi e la classe energetica, ma si discostano perché gli immobili che mediamente trovano acquirenti con più difficoltà hanno più di 5 locali. A Verona e Palermo è poi il quadrilocale ad avere il più alto time on market. A Torino si vendono con più difficoltà i bilocali in classe E. A Bologna gli immobili meno vendibili sono sempre trilocali al primo piano, ma nuovi o in costruzione e dunque appartenenti alla classe A o superiori, le meno energivore.

La classifica del time on market

Il report mostra poi le tempistiche medie relative ai tempi di vendita degli immobili per città:

  • Venezia – 7,3 mesi;
  • Palermo – 6,9 mesi;
  • Bari – 6,8 mesi;
  • Catania – 6,7 mesi;
  • Roma – 6,6 mesi;
  • Genova – 6,4 mesi;
  • Napoli e Verona – 6,2 mesi;
  • Firenze e Torino – 6 mesi;
  • Bologna – 5,8 mesi;
  • Milano – 5,6 mesi.

“Tra tutti questi dati ce ne sono due che più di tutti devono richiamare la nostra attenzione”, afferma Antonio Intini, chief business development officer di Immobiliare.it. “Il primo è che gli immobili che rimangono più a lungo sul mercato sono quasi ovunque quelli nelle classi energetiche più basse, pur essendo anche quelli meno costosi. Questo perché oggi l’utente medio è sempre più selettivo e considera la classe energetica come una caratteristica sempre più importante quando è alla ricerca di una nuova casa. Il secondo aspetto che risalta è il dinamismo di Milano, che si conferma una volta di più la città italiana in cui la domanda incontra più facilmente l’offerta”.

I prezzi

I prezzi dell’invenduto sono generalmente più alti rispetto alla media della città di riferimento. Di seguito le differenze medie a metro quadrato, fra l’invenduto e i prezzi di riferimento del mercato immobiliare:

  • Venezia – differenza di oltre 600 euro al mq;
  • Torino e Bologna – 275 euro/mq;
  • Firenze – 180 euro/mq;
  • Napoli, Verona e Bari – 150 euro/mq;
  • Palermo – 100 euro/mq;
  • Genova – 33 euro/mq;
  • Roma – 14 euro/mq;
  • Catania – 7 euro/mq.

Milano è un caso a sé: qui i prezzi dell’invenduto sono più bassi rispetto a quelli medi della città: lo scarto è di 385 euro/mq.

Fonte: quifinanza.it