Dal blu abissale al giallo burro, senza dimenticare il marrone: una selezione di sfumature che saranno protagoniste nei prossimi mesi nel campo della decorazione d’interni
Una mappa cromatica per il 2025
La moda prende ispirazione dal design e viceversa, ed è tutta una questione di sfumature.
Da dove arrivano i colori che domineranno il 2025? La risposta non è solo una. Sicuramente dalle previsione dei trend forecaster delle maggiori agenzie internazionali che analizzano i movimenti globali. Poi c’è Pantone, con i suoi consueti Fashion Color Trend Report: una selezione di sfumature ispirate alle passerelle di Londra e New York, scelte dal team del Color Institute per anticipare le tendenze dell’anno successivo. Il percorso culmina a dicembre con l’attesissimo annuncio del Pantone Color of the Year, una nuance destinata a influenzare trasversalmente settori come moda, design, beauty e tecnologia. E infine tutti i fattori socio-economici, emozionali e digitali, che rendono un colore à la mode. Un mix di influenze che raccontano lo spirito del tempo attraverso la forza del colore.
In fatto di colore e di tendenze però, non ci sono regole fisse ma tante variabili: il panorama cromatico è in continua evoluzione, ci sono tonalità che arrivano per restare, seguono i trend fino a trasformarsi in veri e propri must-have, e altre che invece si consumano nello spazio di una stagione, lasciando il segno per un breve momento. Come il rosa, consacrato già da diversi anni, o i colori ispirati alla natura come il blu e il verde, che continuano a essere in cima alle preferenze (e alle tendenze). Ma la mappa cromatica del 2025 introduce una novità significativa: il ritorno alle tonalità scure e nostalgiche, intrise di memoria e ricordo: marroni terrosi, rossi cremisi e grigi siderali, si fanno portavoce di un’estetica riflessiva e profondamente evocativa. Non mancano, però, incursioni di arancioni energizzanti e tonalità acquatiche, con una buona stabilità delle palette neutre. Tutto rigorosamente a contrasto.
Bordeaux senza fine
Più trendy del bordeaux non c’è nulla, ormai da qualche anno. Dominante nei dettagli decorativi e particolarmente apprezzato per le pareti e gli arredi, questa tonalità si è affermata anche nella moda e non solo, diventando protagonista di iconici lipstick, di décolleté effetto vernice, senza dimenticare la ormai celebre sfumatura di casa Gucci. Spesso è anche stato al centro di diatribe per afferrare la sottile differenza tra bordeaux e borgogna.
La vera novità per il 2025 sarà una tinta cremisi, che si posiziona tra il ciliegia e l’amarena: un rosso scuro con una componente di viola. Valorizza gli altri colori ma tende a rapire la scena, è perfettamente abbinabile a una palette neutra, dialoga con il grigio perla, il bianco ghiaccio, ma anche con il celeste celadon e il verde mela, perchè no?
Una mappa cromatica per il 2025
Secondo gli esperti di Pantone, la palette per la primavera/estate 2025 ci invita a riconnetterci con il mondo naturale esplorando toni esotici e luminosi che riflettono una bellezza autentica.
Da segnare per le prossime stagioni è il grigio Moonbeam: eleganza lunare e leggerezza, una scelta ‘very demure’ – per usare il linguaggio della generazione Z, ideale per comporre interni dal lusso discreto.
Il Moonbeam si presta a molteplici interpretazioni: come base neutra per esaltare l’architettura dello spazio o in color drenching, dove avvolge superfici e volumi con un impatto visivo monocromatico e contemporaneo. Nella sua versione ultramatt, invece, diventa l’accento ideale con tonalità vivaci come l’arancio, oppure in composizioni tono su tono, spaziando dal grigio piombo al grigio polvere. Da non trascurare, infine, la sua versatilità quando è declinato su finiture metalliche, satin o argento.
Rosa meringa
Quasi bianco, ma inequivocabilmente rosa: pink powder, baby pink o rosa meringa. Chiamatelo come preferite, ma dal 2014 – se non ancora prima – questo colore non conosce rivali, affermandosi come una delle tonalità più iconiche e amate.
Il fenomeno della millennial pink mania ha trovato un potente alleato nella cinematografia di Wes Anderson: il suo Grand Budapest Hotel è stato tra i principali artefici della sua ascesa. “Per indossarlo devi trovarti in un mood davvero positivo”, dichiarava Miuccia Prada. E per gli interni? La risposta è un deciso sì: il rosa è molto più di un colore, è un’attitudine, capace di trasformare gli spazi. Nel 2025 torna ancora protagonista in un ventaglio di sfumature, tra cui una delicata come la meringa. Promossa la sua applicazione in coppia con il rosso e il color salmone, per i più creativi.
Tangerine e calendula
Come sempre, l’ispirazione cromatica più autentica proviene dalla natura. Calendula, tangerine e arancio tigre: queste sono alcune delle nuance che, in modo dirompente, segneranno il panorama del 2025. Il brand di vernici Novacolor aveva già intuito questa tendenza, proclamando Eclipsia come colore del 2025. «Un arancione morbido e vibrante, perfetto per gli spazi della vita quotidiana. Infonde dinamismo e positività, mantenendo sempre un’aura di sorpresa», spiega l’architetto Gian Paolo Venier.
Tra le declinazioni più eleganti di questa famiglia cromatica troviamo il tangerine, un arancio con una sfumatura di rosso. Una tonalità iconica e sofisticata, che nel 2025 troverà nuova energia negli abbinamenti più audaci. Il connubio più creativo? Sicuramente quello con il suo complementare, il blu navy o con un indaco profondo.
In scala Mocha Mousse
Pantone prevede per il 2025 un anno all’insegna dei piccoli piaceri (di gola). «Un marrone morbido, pervaso da un calore sensoriale e avvolgente. Guidato dal nostro bisogno di piccoli piaceri quotidiani, esprime una forma di indulgente riflessione», racconta Leatrice Eiseman, direttrice esecutiva del Pantone Color Institute, descrivendo il Pantone 2025, Mocha Mousse.
Il marrone si trasforma così in una tonalità golosa, protagonista di palette gourmand. Perfetto in coppia con il color crema, latte e menta o sfumature albicocca, crea combinazioni che evocano dolcezza e calore. Non solo Mocha Mousse, ma anche nuance terracotta, cannella e tonalità speziate si inseriscono in questa palette, ideali per ambienti che celebrano l’esotico e rafforzano i legami con la terra.
Sempre dalla natura: blu abissali
Se la moda per la prossima primavera riconferma mise ispirate al mare, tra righe e sandali fisherman, il design non è da meno e continua ad attingere al mondo naturale.
Proprio come si evince dal colore 2025 annunciato dall’agenzia di trend forecaster WGSN: si chiama Future Dusk e offre una nuova interpretazione dell’affidabile blu. Si tratta di una tonalità profonda e cangiante che richiama la vastità degli abissi marini. Situato tra il blu navy e il viola, Future Dusk è il colore ideale per un periodo di netto cambiamento. E se il 2025 si caratterizza per l’affermazione dei colori scuri, Future Dusk si presta magnificamente a essere abbinato a tonalità terrose, abbracciando anche i verdi più acquatici.
Giallo burro
Quando pensiamo al giallo, non possiamo fare a meno di pensare a True Joy, la tonalità scelta da AkzoNobel come colore del 2025, simbolo di ottimismo e vitalità. Tuttavia, True Joy dovrà condividere il podio con un’altra sfumatura altrettanto promettente.
Si tratta di un giallo burro, già in voga nel 2024, ci ricorda la polpa di banana, con una delicatezza vicina al color crema, ma arricchita da una punta di giallo. Versatile, che sa trasformarsi in base agli accostamenti, definendo con discrezione gli spazi. Il color burro ha la caratteristica di assorbire particolarmente i riflessi dei colori vicini: diventa più rosato con il rosso, si accende con il viola creando stili interessanti, perde un po’ di ritmo in coppia con i verdi.