Tra pareti delabré e dettagli industrial, Maria Adele Savioli attualizza questa casa di 85 mq con sensibilità e rispetto

Un appartamento nel cuore di Roma tanto scenografico da essere perfetto come interno per un film. E non è forse un caso che il padrone di casa sia uno sceneggiatore, single quarantenne che ne ha affidato la ristrutturazione all’architetta Maria Adele Savioli. Il progetto ridisegna la pianta quadrata di 85 mq mettendo in risalto le generose altezze e volumetrie insolite.

Gli spazi sono stati riorganizzati con una visione contemporanea e funzionale, preservando le caratteristiche e gli elementi storici dell’abitazione risalente alla fine dell’800. Un intervento dettato dalle ampie superfici finestrate che affacciano su un cortile interno: sono loro ad aver guidato la disposizione e l’apertura degli spazi. La sfida di questo progetto è stata proprio «ridefinire la circolarità senza alterare significativamente la morfologia degli ambienti», afferma l’architetta. Una circolarità dinamica che ha come scopo anche la massimizzazione della luce naturale.

Le zone living e pranzo sono connesse da un ampio portale rivestito in ferro che diventa elemento distintivo, uniformate anche dal bel pavimento in legno a spina di pesce italiana, mentre l’ingresso, inaspettatamente integrato nella cucina grazie a un’armadiatura su misura, dà il benvenuto con discrezione e continuità estetica.

Un secondo volume contenitivo, progettato per i servizi, funge da divisorio tra lo studio e la camera padronale. Nella zona studio, una scala in rovere con vani di stoccaggio conduce a una zona soppalcata: un rifugio intimo per momenti di lettura e relax. Le pitture originali recuperate sono un costante riferimento all’essenza storica della residenza in perfetta armonia con l’intervento contemporaneo.

«Questa casa rappresenta un’interpretazione raffinata della ristrutturazione: interni che respirano il fascino del passato, riletti con sensibilità contemporanea che li rende vivi, accoglienti e funzionali», afferma l’architetta. Un bel passo indietro che rivela rispetto quello attuato dalla progettista, la quale ha assecondato così l’anima originale della casa. Tra ambienti in successione, volumi, dettagli, rifiniture ricercate e grezze, trovano posto arredi essenziali, alcuni firmati da Maria Adele Savioli, come i tavoli in cucina e nello studio, che contribuiscono al racconto coerente dell’abitazione.

Fonte: linving.corriere.it