Il costo di registrazione del contratto di affitto è una spesa necessaria quando si decide di affittare o locare un immobile. Questo costo è composto da due tipi di imposte: l’imposta di registro e l’imposta di bollo.

Ma quali sono i costi effettivi? E come vengono calcolati? In questo articolo, ti guideremo attraverso tutto ciò che devi sapere sui costi di registrazione del contratto di affitto.

L’importanza della registrazione del contratto di affitto

Perché è importante registrare un contratto di affitto? La legge richiede che i contratti di locazione siano registrati per essere considerati validi. Questo processo non solo legalizza l’accordo tra le parti, ma fornisce anche una forma di protezione per entrambe le parti coinvolte.

Protezione per il locatore

La registrazione del contratto di locazione permette al locatore di avere una prova legale della morosità del locatario, nel caso in cui quest’ultimo non paghi l’affitto come stabilito nel contratto.

Protezione per il locatario

Per il locatario, la registrazione del contratto di affitto offre la possibilità di beneficiare di eventuali agevolazioni fiscali. Inoltre, fornisce una protezione legale nel caso in cui il locatore non rispetti i termini dell’accordo.

Come vengono calcolati i costi di registrazione del contratto di affitto?

I costi di registrazione del contratto di affitto sono suddivisi in due categorie: l’imposta di registro e l’imposta di bollo. Vediamo come vengono calcolati.

Imposta di registro

L’imposta di registro è calcolata in base al tipo di immobile e al canone annuo. Generalmente, l’aliquota è pari al 2% del canone annuo, con un valore minimo di 67 euro.

Se supponiamo un canone di affitto di 550€ mensili, ad esempio, l’imposta di registro sarà pari a 132€ (550 x 12 mensilità = 6.600/100×2 = 132€)

Imposta di bollo

L’imposta di bollo è calcolata in base al numero di copie e alla lunghezza del contratto. In generale, l’importo è pari a 16 euro ogni 100 righe per ogni copia.

Esistono due modalità di calcolo della tassazione: il regime ordinario e il regime di cedolare secca.

Regime ordinario

Nel regime ordinario, si deve pagare sia l’imposta di registro che l’imposta di bollo. Il pagamento può essere effettuato tramite modello F24 o addebito su conto corrente.

Regime di cedolare secca

Il regime di cedolare secca è spesso considerato il più conveniente, in quanto esenta le parti dal pagamento del costo di registrazione del contratto di affitto, inclusa l’imposta di bollo. Tuttavia, in questo regime, il reddito derivante dalla locazione dell’immobile non è considerato ai fini dell’Irpef, il che impedisce l’accesso a eventuali agevolazioni fiscali.

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Registrazione del contratto di affitto: procedura

La registrazione del contratto di affitto può essere effettuata online, tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, o fisicamente, recandosi presso uno degli uffici dell’Agenzia. In alternativa, è possibile affidarsi a un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) o a un commercialista.

Registrazione online

La registrazione online è il metodo più semplice e veloce. Basta accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate e seguire le istruzioni fornite. È necessario avere a disposizione i documenti digitali del contratto e procedere al pagamento delle imposte tramite conto corrente bancario o postale.

Registrazione in ufficio

Se si preferisce la registrazione in ufficio, è necessario recarsi presso uno degli uffici dell’Agenzia delle Entrate con tutti i documenti necessari. Questi includono il contratto di affitto, il pagamento delle imposte e il modello di richiesta di addebito su conto corrente, se si sceglie questa modalità di pagamento.

Costi di registrazione per diversi tipi di contratto di affitto

I costi di registrazione del contratto di affitto possono variare a seconda del tipo di contratto. Di seguito, esamineremo alcuni dei contratti di locazione più comuni e i relativi costi di registrazione.

Contratto di locazione 4+4 e 3+2

Il contratto di locazione 4+4 e il contratto di locazione 3+2 sono tra i più comuni. In entrambi i casi, il costo di registrazione è pari al 2% del canone annuo moltiplicato per gli anni di durata del contratto. Inoltre, è necessario pagare l’imposta di bollo, che varia in base al numero di righe del contratto e al numero di copie realizzate.

Contratto di locazione transitorio

Il contratto di locazione transitorio è ideale per chi ha bisogno di un alloggio per un periodo di tempo limitato, come gli studenti. Nonostante la durata limitata del contratto, è comunque necessario sostenere il costo di registrazione. Questo include l’imposta di registro, che è pari al 2% del canone annuo, con un minimo di 67 euro, e l’imposta di bollo.

Contratti di locazione commerciale e di terreni agricoli

Per i contratti di locazione commerciale e di terreni agricoli, i costi di registrazione possono essere differenti. Per la locazione di edifici strumentali, l’imposta di registro è fissata all’1% del canone annuo per i soggetti passivi IVA e al 2% negli altri casi. Per la locazione di fondi rustici, i costi di registrazione sono fissati allo 0,50% del canone annuo moltiplicato per il numero di annualità.

Riepilogo dei costi di registrazione del contratto di affitto

Ecco una tabella riepilogativa dei costi di registrazione del contratto di affitto per diversi tipi di contratto:

Tipologia di contratto

Imposta di registro

Imposta di bollo
Contratto 4+4 2% del canone annuo, minimo 67€ 16€ ogni 100 righe per ogni copia
Contratto 3+2 2% del canone annuo, minimo 67€ 16€ ogni 100 righe per ogni copia
Contratto transitorio 2% del canone annuo, minimo 67€ 16€ ogni 100 righe per ogni copia
Contratto commerciale 1% del canone annuo per soggetti passivi IVA, 2% negli altri casi 16€ ogni 100 righe per ogni copia

Contratto di terreni agricoli

0,50% del canone annuo per numero di annualità 16€ ogni 100 righe per ogni copia

Chi paga i costi di registrazione del contratto di affitto?

I costi di registrazione del contratto di affitto sono generalmente divisi a metà tra il locatore e il locatario. Tuttavia, è possibile accordarsi in modo diverso. Ad esempio, il locatore può scegliere di pagare l’intera somma, purché ciò sia specificato nel contratto. Non è invece possibile stabilire che sia solo il locatario a sostenere l’intero costo.

Ricordati di effettuare la registrazione entro 30 giorni dalla firma del contratto per evitare eventuali sanzioni.

Fonte – notiziarioimmobiliare.it